Il Bitcoin crolla a 4.000 dollari mentre la paura attanaglia i mercati per il conflitto in Medio Oriente
Traduzione effettuata da Deepl pro
I prezzi dei bitcoin sono crollati di quasi 4.000 dollari in meno di 24 ore in seguito all'attacco missilistico iraniano contro Israele nella tarda serata del 1° ottobre.
L'asset era scambiato a poco più di 64.000 dollari martedì, ma è crollato bruscamente fino a toccare il fondo a poco più di 60.000 dollari in seguito all'attacco.
Il bitcoin si è poi ripreso fino a circa 61.700 dollari durante le contrattazioni di mercoledì mattina in Asia, ma rimane in calo del 3% nella giornata.
Non c'è bisogno di farsi prendere dal panico
Il sentimento del mercato è rapidamente passato dall'"avidità" di qualche giorno fa alla "paura" di oggi, secondo il Bitcoin Fear and Greed Index.
Tuttavia, non si tratta di una novità e il sell-off da panico è in gran parte un comportamento irrazionale. Alcuni potrebbero etichettare il Bitcoin come un bene "rifugio", ma in passato ha già mostrato questo comportamento durante le tensioni geopolitiche.
Il Bitcoin ha ceduto oltre il 13% nei giorni successivi all'attacco dei droni iraniani contro Israele a metà aprile.
Al contrario, materie prime come l'oro e il petrolio greggio sono in rialzo oggi. Il pioniere del Bitcoin Samson Mow ha colto l'ironia della situazione, pubblicando un post su X il 2 ottobre.
Gli analisti non sembrano essere preoccupati, poiché il Bitcoin rimane all'interno del suo canale di range-bound di sei mesi nonostante questo selloff.Peter Brandt, trader veterano, ha osservato che il recente rally non ha disturbato la sequenza di massimi e minimi inferiori.
"Solo una chiusura al di sopra dei 71.000 dollari confermata da un nuovo ATH indicherà che la tendenza dal minimo del 2022 novembre rimane in vigore", ha aggiunto.
Intanto, l'analista "IncomeSharks" ha previsto un altro calo prima che le cose si risollevino alla fine del mese.
"Rekt Capital" ha affermato che il BTC testerà il supporto a 59.800 dollari a seguito di un ritracciamento dai livelli di resistenza all'interno del canale.
Altrove sui mercati delle criptovalute
Lo spettro della guerra in Medio Oriente ha scosso l'intero mercato delle criptovalute, con una capitalizzazione totale in calo del 4,7% nella giornata, pari a circa 150 miliardi di dollari. Attualmente si attesta a 2,26 trilioni di dollari, secondo CoinGecko.
Ethereum ha perso quasi l'8%, scendendo a 2.450 dollari, prima di recuperare marginalmente durante le contrattazioni asiatiche di mercoledì.
Come al solito, le altcoin hanno subito un'emorragia ancora maggiore, con perdite più pesanti per Dogecoin (DOGE), Toncoin (TON), Avalanche (AVAX), Shiba Inu (SHIB), Chainlink (LINK) e Polkadot (DOT).
In altre parole, è la solita vecchia storia per le criptovalute e lo stesso panico da parte di coloro che hanno poca convinzione nell'asset class.
Fonte : CryptoPotato - 2 ott 2024