L'Italia punta al Bitcoin con un aumento dell'imposta sulle plusvalenze, mentre l'UE si prepara al regolamento MiCA
Traduzione effettuata da Deepl pro
L'Italia ha intenzione di aumentare l'imposta sui guadagni in conto capitale sui bitcoin al 42%, dal 26%, nell'ambito degli sforzi per finanziare le promesse elettorali e contenere il deficit fiscale. Il governo cita la crescente adozione del bitcoin come fattore chiave. Questo avviene mentre l'Unione Europea si prepara ad attuare il regolamento sui mercati degli asset crittografici (MiCA), con l'obiettivo di creare regole unificate sulle criptovalute in tutta l'UE.
L'Italia aumenterà l'imposta sui guadagni in conto capitale dei bitcoin al 42%
Secondo quanto riferito da Bloomberg, l'Italia intende aumentare l'imposta sui guadagni in conto capitale dei bitcoin al 42%, dal 26%, nel tentativo di finanziare le costose promesse elettorali riducendo al contempo il deficit fiscale. Il governo del primo ministro Giorgia Meloni ha preso la decisione mentre l'uso del bitcoin continua a crescere.
Durante una conference call di mercoledì, il vice ministro delle Finanze Maurizio Leo ha sottolineato la necessità dell'aumento dell'imposta, citando la crescente adozione del BTC e affermando che il "fenomeno si sta diffondendo". Questa mossa fa parte di misure finanziarie più ampie volte a stabilizzare l'economia italiana.
L'annuncio arriva mentre l'Unione Europea si prepara ad attuare il regolamento sui mercati degli asset crittografici (MiCA) entro la fine dell'anno. I precedenti tentativi di altri Paesi di tassare gli asset digitali hanno incontrato difficoltà, in quanto gli investitori si sono spostati su piattaforme offshore per evitare tasse elevate. L'Italia sta allineando la propria normativa sulle criptovalute con il quadro MiCA dell'UE, che mira a stabilire un sistema normativo unificato incentrato sulla trasparenza e sulla protezione dei consumatori nel mercato delle criptovalute.
Attualmente, le plusvalenze da criptovalute superiori a 2.000 euro (2.171 dollari) sono tassate al 26% in Italia, classificate come "redditi diversi". Inoltre, il reddito derivante da attività come il mining o la vendita di token non fungibili (NFT) può incorrere in un'imposta sul reddito con aliquote comprese tra il 23% e il 43%. L'imposta sui guadagni in conto capitale del 26% si applica ai profitti derivanti dalla conversione di asset di criptovalute in euro, dallo scambio di NFT con criptovalute o dall'utilizzo di asset di criptovalute per l'acquisto di beni o servizi.
Nonostante l'annuncio dell'aumento delle tasse da parte del governo italiano, il valore del bitcoin ha continuato a salire, indicando un forte sentimento degli investitori nonostante le pressioni normative. Al momento in cui scriviamo, il BTC è scambiato a 67.758 dollari.
Fonte : Bitcoin News - Oct 17, 2024